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Panchine d’Europa, il City vuole Ancelotti

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Copyright (c) 2021 FamVeld/Shutterstock

Secondo il “Daily Star” a Manchester è pronta un’offerta per l’ex tecnico del Real Madrid, visto che la pista Guardiola sembra essersi raffreddata. Ma Carlo piace anche al Bayern…

Il valzer delle panchine non è ancora cominciato, ma tutti stanno prendendo posto. Fra le squadre che in estate quasi certamente cambieranno allenatore c’è il Manchester City, che in realtà con Pellegrini avrebbe rotto già alla fine della passata stagione, se non ci fosse stata la super rimonta che ha permesso ai Citizens di chiudere il campionato al secondo posto. Stavolta, però, i giorni dell’argentino sulla panchina del City sembrano davvero destinati a finire e come suo successore la società avrebbe già individuato il nome giusto: Carlo Ancelotti. Lo scrive questa mattina il Daily Star.

dailystar

L’ex tecnico del Real Madrid non ha mai nascosto il suo desiderio di allenare nuovamente in Premier League e di panchine libera il prossimo anno rischiano di essercene parecchie: il City, che lo scorso agosto ha prolungato fino al 2017 il contratto di Pellegrini, sembra comunque intenzionato a cambiare. Inizialmente, il nome circolato con insistenza era quello di Pep Guardiola, cui, sempre secondo la stampa inglese, la scorsa estate era stato proposto un contratto faraonico, gentilmente declinato dal tecnico con la mezza promessa di riparlarne il prossimo giugno, dopo il suo terzo assalto al triplete in Germania. Ora, però, il Bayern Monaco aver iniziato con il suo tecnico discorsi di rinnovo finora sempre rinviati: nei giorni scorsi si è parlato di una maxi offerta da 17 milioni di euro a stagione. I soldi non sono un problema per il City, per cui la palla al momento starebbe al tecnico spagnolo. Intanto, però, a Manchester hanno cominciato a esplorare altre strade. Dopo l’anno di sosta per motivi di salute, Ancelotti la prossima stagione tornerà in panchina, quasi certamente in Inghilterra, anche se lo stesso Bayern avrebbe pensato a lui nel caso di addio di Guardiola. Il tutto con sullo sfondo la panchina del Chelsea, che difficilmente l’anno prossimo sarà ancora di Mourinho…