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Pari tra Sassuolo e Fiorentina, Higuain “mata” l’Inter e manda il Napoli in vetta

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Copyright (c) 2021 FamVeld/Shutterstock

A Borja Valero risponde Floccari, finisce 1-1 al Mapei Stadium. Il Pipita trascina i partenopei nel monday night, non basta Ljajic a Mancini

Un altro pareggio per la Fiorentina, che dopo Empoli e Basilea fa 1-1 con il Sassuolo e mette da parte un solo punticino che la lascia sola al terzo posto in classifica. I neroverdi salgono a quota 23 punti e raggiungono il Milan al sesto posto. Partono forti i viola, che al quinto minuto trovano la rete del vantaggio: Ilicic va via sulla destra e mette in mezzo un bel rasoterra, Rossi manca il pallone, Borja Valero no e da due passi batte Consigli. Lo spagnolo cerca la doppietta al 18′ su un rinvio sbagliato del portiere, che lasciando la porta sguarnita ingolosisce il centrocampista, ma la magia non gli riesce perché l’estremo difensore riprende posto tra i pali in tempo per negargli il raddoppio. Gol salvato e gol fatto, il Sassuolo firma il pareggio alla prima vera occasione della sua partita: scambio corto su calcio d’angolo, Vrsaljko mette un gran cross, Floccari prende il tempo a Rodriguez e di testa insacca prima del fischio dell’intervallo. Sousa si gioca la carta Kalinic nella ripresa, ma non funziona, perché i ritmi calano e le squadre sembrano accontentarsi del punto a testa. Ad un minuto dalla fine Borja Valero chiede un rigore per un tocco di mano in area di Politano: c’è, ma viene ritenuto involontario. Finisce 1-1, per la Fiorentina è il terzo pareggio della settimana.

Il Napoli si aggiudica il match scudetto battendo 2-1 l’Inter al San Paolo nel monday night. Gara intensa, piuttosto equilibrata, nonostante i nerazzurri giochino tutto il secondo tempo in dieci uomini per espulsione di Nagatomo. Poteva finire in parità, i due pali nell’ultimo minuto di recupero, di Jovetic e Miranda (deviazione decisiva di Reina con la punta delle dita), ancora tremano quando l’arbitro decreta la vittoria degli azzurri, trascinati da un super Higuain. Il Pipita prende per mano la squadra, ci mette 64 secondi a trovare il gol del vantaggio, un destro micidiale che batte Handanovic sul suo palo. La difesa meno battuta della A si fa infilare alla prima azione dei padroni di casa e poi subisce il 2-0, che porta sempre la firma dell’argentino al 62′. Cinque minuti dopo Ljajic riapre la partita, ma non basta a Mancini per vincere. Per i legni colpiti nel finale sembra che il credito con la fortuna sia finito, ma sicuramente le due squadre si sono date battaglia e restano le maggiori candidati al titolo. Adesso, però, la classifica dice che il Napoli è superiore: +1 sull’Inter e primo posto in solitaria. L’ultima volta era successo nell’aprile del 1990, alla fine vinse lo scudetto.