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Roma, Pallotta scarica Totti: “Deve smettere”. Lui pensa agli Usa

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Il presidente da Boston parla del futuro del capitano giallorosso: “Mi fanno pressioni per rinnovargli il contratto, ma deve pensare a come uscire dal calcio. Può stare con noi, ma in un altro ruolo”

Nel viaggio romano non ha sciolto i nodi sul futuro di Totti, ma rientrato nella sua Boston James Pallotta ha mostrato di avere le idee chiarissime: “A Roma noi abbiamo quello che probabilmente è stato uno dei più grandi giocatori in Italia di sempre ed è Francesco Totti. Ha 39 anni ed è ancora un talento con delle qualità incredibili, ma credo sia ovvio per lui e per molta gente che non può più giocare allo stesso modo di prima. Semplicemente il suo corpo non glielo permette. Il suo contratto scade quest’anno e tutti ne vogliono un altro. La pressione a Roma nei miei confronti per fargli il rinnovo è incredibile. Ho avuto molti colloqui con lui e gli ho detto che starà con la Roma per più di 30 anni, pensa a come deve essere l’uscita dal calcio. Io non trovo che sia difficile capirlo, ma lo è per la cultura italiana dove un giocatore del suo calibro ha fatto vendere a lungo il gran numero di magliette, è il volto della Roma e lo sarà per altri 30 o 40 anni, o per sempre, in un altro ruolo“. Non più da calciatore, quindi. Le intenzioni di Jim sono le stesse della dirigenza, interrompere a giugno la carriera di un campione e aprire il cassetto con il contratto di 6 anni, già firmato, per mandare il numero 10 ai piani superiori di Trigoria. Nella giornata di ieri si sono sentite varie versioni del discorso del presidente, ma un video lo ha “incastrato”, rendendo vani i tentativi di smentita: “Non ho mai pronunciato le parole che mi sono state attribuite su Francesco. Lui alla Roma potrà restare quanto vorrà“. Nella conferenza Pallotta aveva anche accennato ad un possibile trasferimento a Miami: “A Francesco piacerebbe, ma non ha (ancora) una squadra professionistica nella Mls. Potrebbe essere interessato anche a giocare nel club di New York“. Totti non si vede ancora dietro una scrivania e le offerte dall’America sono arrivate davvero. Se in passato non le prendeva minimamente in considerazione, adesso ci riflette su: Los Angeles è più di un’idea.