I calabresi, fanalino di coda, hanno conquistato solo un punto in questo avvio di stagione; i nerazzurri sono penultimi e delusi da un campionato ancora avido di gioie. Le panchine di Nicola e Gasperini sono in pericolo?
Nella sua temporanea casa dello stadio Adriatico di Pescara, il Crotone riceve alle ore 19 l’Atalanta nel primo posticipo della sesta giornata. Il debutto dei calabresi nella massima serie non è stato esaltante: solo un punto conquistato ed un penalizzante ultimo posto. La storia insegna che, ad 80 anni a questa parte, le matricole della serie A sono state tutte destinate all’immediata retrocessione ad eccezione del Sassuolo. Ma anche l’Atalanta sembra vivere questo inizio di stagione con estrema difficoltà: due lunghezze sopra al Crotone, condividendo con gli avversari odierni anche il triste primato di difesa più battuta. Entrambe le squadre vengono da due sconfitte: un 4-0 senza appello quello subito a Roma dal Crotone, la sconfitta interna quasi allo scadere contro il Palermo per i ragazzi di Gasperini. Ma da un punto di vista tecnico, l’organico nerazzurro offre individualità di spicco, come Gomez e Kessie. Nonostante siamo solo alla sesta giornata, l’incontro ha tutta l’aria del primo scontro salvezza che potrebbe già portare a decisioni societarie importanti rispetto alla gestione della panchina. Il tecnico dei calabresi Nicola dovrebbe schierare il blocco difensivo composto da Ferrari, Dussene e Ceccherini. Nella linea a cinque di centrocampo Sampisi, Crisetig, Capezzi, Salzano e Martella. Davanti con Tonev ancora non al top, probabile il tandem Palladino-Falcinelli. Il collega Gasperini potrebbe ritrovare Zukanovic in difesa, con i centrali Masiello e Toli e Konkò a protezione di Berisha. Il blocco a cinque di centrocampo vede in mezzo Kessiè, Gomez e Kurtic, sulle fasce Paloschi e D’Alessandro a lanciare l’unica punta Pinilla.
