Punizione di Tevez, pareggio di Keita di testa, con i giallorossi in 10 per il doppio giallo a Torosidis
Ha rischiato di chiudersi ieri sera all’Olimpico il discorso scudetto 2014-15: la Juventus esce indenne dallo scontro diretto in casa della Roma seconda, e se ne cuce un pezzetto sul petto, ma pochi minuti prima della fine sembrava aver completato l’opera, grazie alla magnifica punizione di Tevez – uno che di solito non le batte, perché c’è Andrea Pirlo, il massimo specialista al mondo, al momento infortunato – al 18′ della ripresa.
Il momento della prodezza balistica dell'Apache (aveva segnato così vs Malmoe e 4 volte in @premierleague) #RomaJuve pic.twitter.com/XnaePzZnAH
— JuventusFC (@juventusfc) 2 Marzo 2015
In occasione della punizione vincente Torosidis si prende il secondo giallo, lasciando in dieci la Roma, in una partita che fino a quel momento non aveva riservato particolari emozioni: Manolas, che prima aveva rischiato un goffo autogol, impegna Buffon in elevazione, Garcia toglie Ljajic, Totti e De Rossi inserendo Florenzi, Iturbe e Nainggolan. La squadra ne risente in positivo, e attacca come non era riuscita a fare in parità numerica: a 12′ dalla fine punizione di Florenzi che trova la testa di Keita, sulla linea Marchisio prova ad allontanare ma finisce per accompagnare in rete l’1-1. Un pareggio che in fondo va bene a tutte e due: la Juventus supera senza danni la trasferta di Roma, rimanendo in vantaggio anche negli scontri diretti, visto il 3-2 dell’andata, la Roma rischia di finire a -12 invece si riporta a -9, con una grande reazione in dieci uomini, che fa ben sperare il tecnico.