Dopo le tre vittorie con Canada, Australia ed Egitto e il giorno di riposo, l’Italia torna in campo all’alba a Hiroshima
Dopo le vittorie con Canada, Australia ed Egitto e il giorno di riposo, l‘Italia torna in campo domani all’alba (ore 5.10 italiane) per affrontare gli Stati Uniti ad Hiroshima (in Giappone), nella quarta giornata della World Cup di volley maschile. Il torneo, che si snoda lungo un girone all’italiana che sarà ospitato poi da Osaka e infine da Tokyo, vede al via dodici squadre e qualificherà le prime due in classifica ai Giochi olimpici di Rio 2016.
Gli azzurri del ct Gianlorenzo Blengini, dopo la vittoria per 3-1 nell’esordio con il Canada, il 3-0 all’Australia e il 3-1 all’Egitto, guidano la classifica a punteggio pieno (9 punti) assieme alla Polonia campione del mondo in carica e proprio agli Stati Uniti. La squadra del ct John Speraw, bronzo all’ultima World League, ha piegato nell’ordine Australia (3-0), Giappone (3-1) e Canada (3-0).
Nella classifica dei top scorer del torneo, l’azzurro Ivan Zaytsev è quarto con 54 punti (al comando c’è l’egiziano Ahmed Abdelhay con 73), mentre lo statunitense Matthew Anderson è sesto con 50, con gli altri due azzurri Osmany Juantorena e Filippo Lanza rispettivamente a 40 e 35 punti, seguiti dagli altri due americani Aaron Russell e Taylor Sander con 33. La classifica dei migliori a muro è guidata dall’azzurro Matteo Piano con 11 (media 1,0 a set), immediatamente seguito dallo statunitense Maxwell Holt con 8 (0,80). Nella classifica degli ace, Simone Giannelli è secondo con 7 (gli stessi del russo Maxim Mikhaylov, che ha però un quoziente per set migliore), con gli statunitensi David Lee e Anderson che ne hanno messi a segno 6 a testa. Azzurri in alto anche nella classifica dei migliori in ricezione, con Massimo Colaci terzo con un efficacia del 65,91 percento (alle spalle degli iraniani Milad Ebadipour e Mahdi Marandi), seguito dall’americano Sander (60,00).
Sulla lavagna di PlanetWin365, favori del pronostico per l’Italia, che viene bancata a 1.62 contro il 2.16 degli Stati Uniti.
