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Champions League: Cristiano regala l’Undécima al Real

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Copyright (c) 2021 FamVeld/Shutterstock

A Milano servono i calci di rigori per risolvere il derby con l’Atletico, dopo l’1-1 dei 120′: decisiva la trasformazione del portoghese dopo l’errore di Juanfran

Per l’undicesima volta nella sua storia, il Real Madrid conquista la Champions League. Nella finale di Milano i Galacticos hanno la meglio sui rivali dell’Atletico Madrid, sconfitti come accaduto nel 2014 a Lisbona: stavolta ci sono voluti i rigori, due anni fa erano bastati i supplementari. Al Meazza tempi regolamentari e supplementari si chiudono sull’1-1, con il subentrato Ferreira Carrasco che risponde, a 11′ dalla fine, al vantaggio di Sergio Ramos, dopo un rigore fallito a inizio ripresa da Griezmann. I Colchoneros di Simeone mostrano il solito carattere e la solita compattezza, ma ai rigori sono condannati dall’errore di Juanfran, con Cristiano Ronaldo che trasforma il penalty del trionfo.

A San Siro il primo pericolo lo creano i Colchoneros, ma Koke colpisce male il pallone sul cross di Saul. Il Real Madrid non sta comunque a guardare e sul ribaltamento di fronte va vicinissimo al gol: Oblak, però, è monumentale sulla conclusione di sinistro di Benzema, propiziata da Bale. I blancos insistono, un tiro di Kroos deviato mette i brividi all’Atletico, ma al 15’ arriva il vantaggio dei Galacticos. Punizione di Kroos, Bale prolunga di testa e Sergio Ramos, con una zampata, anticipa Savic: 1-0. La formazione di Simeone prova a reagire con un paio di tentativi di Griezmann, ma si va al riposo con il Real Madrid in vantaggio.

Nell’intervallo l’Atletico prova a schiarire le idee e nella ripresa si ripresenta con il talento belga Ferreira Carrasco al posto dell’argentino Augusto. La mossa sembra portare frutto, perché dopo due minuti Pepe affossa Fernando Torres: per l’arbitro è rigore, dal dischetto si presenta Griezmann che però centra la traversa. Il Real Madrid perde per infortunio Carvajal, rimpiazzato da Danilo, ma è un Atletico Madrid trasformato a fare la partita. Torres è anticipato all’ultimo istante, mentre Savic e Koke con le loro girate non trovano lo specchio della porta; ci prova invano anche Saúl, che manda di poco a lato sullo spunto di uno scatenato Ferreira Carrasco. Il Real Madrid prova a uscire dal suo guscio, una punizione di Bale è respinta in corner mentre Godin è provvidenziale nella chiusura su Ronaldo, che aveva irriso Savic con una serie di numeri. Oblak chiude in uscita lo specchio a Benzema, poi Zidane richiama Kroos e getta nella mischia Isco. Esce anche Benzema, che lascia il posto a Lucas Vázquez, il Real Madrid sfiora due volte il raddoppio, prima con Ronaldo e poi con Bale, il cui destro viene ribattuto sulla linea. A undici minuti dalla fine, i Colchoneros trovano il pareggio: Ferreira Carrasco brucia sul tempo Danilo e mette dentro sul cross di prima di Juanfran. Tutto da rifare, l’epilogo ai supplementari è inevitabile dopo una chance per Torres e una per Bale.

Nel primo extra-time sono i Galacticos a cercare il gol con più insistenza, ma prima il colpo di testa di Ronaldo è debole, poi Bale si vede ribattere il sinistro da Godin. Negli ultimi quindici minuti arriva un altro cambio, con Lucas Hernández che rimpiazza Filipe Luís. Sono comunque i rigori a decretare la squadra campione. I primi sette tiri sono tutti realizzati, poi il palo colpito da Juanfran regala a Ronaldo il match-point. E CR7 non sbaglia!
Il Real Madrid è in trionfo, per l’Atletico Madrid la maledizione delle finali – è alla terza sconfitta – continua.