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Fifa, nuove regole per i Mondiali: allargamento a 48 nazionali e mai più “biscotti”

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Il nuovo presidente Gianni Infantino illustra la proposta che verrà votata a gennaio dal consiglio Fifa. In caso di pareggio durante la fase a gironi si procederà ai calci di rigore: probabile l’inserimento dal 2026

Mai più risultati di comodo, o come vengono comunemente definiti, al bando “i biscotti” dai Mondiali. L’Italia ricorda ancora con amarezza quello del 2004, quando l’indolore 2-2 tra Danimarca e Svezia, eliminò di fatto gli azzurri favorendo il passaggio delle due scandinave. Questa è la volontà del nuovo presidente Fifa Gianni Infantino per evitare che nel percorso mondiale possano verificarsi pareggi che tendano a mettere d’accordo le due squadre in campo. Lo svizzero vuole introdurre una modifica sostanziale ai Mondiali di calcio, presumibilmente a partire dal 2026. Ogni gara, comprese quelle della fase a gironi, non potrà terminare con un pareggio: in caso di numero pari di reti al termine del 90esimo minuto si dovrà procedere ai calci di rigore. Un format spesso utilizzato nelle competizioni sudamericane e che potrebbe contagiare anche la kermesse calcistica più seguita nel globo. Ma non solo, la proposta prevede anche un allargamento da 32 a 48 nazionali partecipanti, pur mantenendo invariata la durata del torneo, premiando soprattutto le confederazioni minori.

Questa nuova formula avanzata dal presidente, che dovrà essere approvata dal Consiglio della Fifa atteso per il 9 e 10 gennaio prossimo, darà un peso minore alla differenza reti, in modo da scongiurare possibili accordi celati o dare vita a gare senza motivazione. Ad avvalorare la tesi di un allargamento delle selezioni nazionali, c’è il progetto di totale cambiamento anche per i gironi. Le 48 squadre verranno divise in 16 gruppi composti da 3 team ciascuno, non ampliando nè l’impegno temporale nè il numero di sedi coinvolte. Come avviene attualmente, i primi 12 giorni verrebbero dedicati alla fase a gironi per poi procedere alla fase ad eliminazione diretta a partire dai sedicesimi. Come ha spiegato lo stesso Infantino “non ci sarebbe alcun aspetto negativo perché il calendario non ne sarebbe influenzato ma ci sarebbe grande vantaggio per il movimento del calcio perché permetterebbe a 16 squadre in più di partecipare ai Mondiali”.