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Inter: addio Kovacic, Mancini chiede rinforzi per il campionato

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Copyright (c) 2021 FamVeld/Shutterstock

Con l’Aek Atene, nerazzurri fermati sullo 0-0. Il bilancio delle amichevoli è disastroso: 6 sconfitte e una sola vittoria. Mancini sul croato: “Spiace, ma c’è il fair-play finanziario”

Mancano pochi giorni all’inizio del campionato – domenica in casa, c’è l’Atalanta – ma l’Inter, in campo, sembra non avere ancora le idee chiare. Ritmi lenti, poche occasioni, nessuna idea.  Lo 0-0 di ieri sera ad Ancona contro l’Aek Atene, con tanto di fischi dei tifosi, non è piaciuto affatto. E’ l’ennesimo risultato che fa storcere il naso a Mancini, dopo le sconfitte con il Bayern Monaco (1-0) a Shanghai, con il Milan (1-0) e il Real Madrid (0-3) nell’International Champions Cup, con il Galatasaray (1-0) e con i rossoneri e il Sassuolo nel Trofeo Tim. L’Inter non può far altro che dimenticare la prima parte dell’estate (unico successo, con l’Atletico Bilbao 2-0) e guardare avanti.

Il passaggio a sorpresa di Mateo Kovacic al Real Madrid (affare da 35 milioni che potrebbe finalmente consentire ai nerazzurri di arrivare a Perisic), ha turbato l’animo dei tifosi. “Purtroppo ci sono delle regole da rispettare, c’è il fair-play finanziario – spiega il tecnico dell’Inter -. Siamo tutti dispiaciuti, il presidente, io, i giocatori, ma c’è da fare qualche sacrificio. Nessuno di noi avrebbe lasciato partire Shaqiri e Kovacic, però le cessioni di questi due giocatori importanti ci permetteranno di fare altre cose. Speriamo di prendere giocatori adatti, ma bisogna farlo in fretta perché fra sette giorni si comincia”.

Così Mancini, per l’amichevole contro l’Aek Atene, è costretto a puntare su Brozovic trequartista, con la linea a tre composta da Gnoukouri-Medel-Kondogbia. In difesa, panchina per Montoya, dentro D’Ambrosio (sempre nella lista dei partenti). Davanti, confermata la coppia Icardi-Jovetic. Il primo tempo, segnato da ritmi lenti e poche occasioni, è ricordato solo per un gran tiro dalla distanza di Icardi. Un sussulto, poi il nulla. La ripresa viaggia stessa riga della prima parte della gara, al 28’ è Jovetic a dare una scossa, ma il suo destro è largo. Il finale è un po’ più acceso, grazie a Kondogbia che obbliga Anestis a una super parata, poi a  Manaj e quindi a Miranda.