Decisivo il penalty di William Carvalho, neutralizzato da Carlgren: la lotteria finisce 4-3 dopo lo 0-0 nei 120 minuti e l’oro va ai gialloblu
La Svezia Under 21 fa la storia a Praga e vince, per la prima volta, l’Europeo di categoria. I gialloblu che hanno fatto piangere l’Italia si laurea campione a livello giovanile grazie al successo maturato nella lotteria dei rigori contro il Portogallo, eliminato per il penalty di William Carvalho, neutralizzato dal portiere Carlgren, eroe della serata. I 120 minuti di gioco erano finiti 0-0, punteggio giusto visto l’equilibrio in campo. Al 7′ la traversa ha tremato sulla punizione di Oliveira, il capitano del Portogallo, vicinissimo al gol. La Svezia concede pochi spazi, si difende con ordine e il fraseggio degli avversari non la spaventa. Al 40′ Guerreiro sfiora l’incrocio dei pali con un tiro dalla distanza che parte innocuo e diventa pericolosissimo. Nella ripresa, Guidetti riceve palla da Thelin, calcia di prima intenzione poco alto sopra la traversa. Al 64′ la squadra di Rui Jorge va ad un passo dal vantaggio con Medeiros, che lascia partire un tiro a giro al veleno, ma leggermente largo. Occasione finale per la Svezia prima dei supplementari: Guidetti si libera nello stretto e si ritrova a tu per tu con Jose Sa, il miglior portiere del torneo che scoppierà in lacrime con la medaglia d’argento al collo. L’attaccante del Celtic, in prestito dal Manchester City, non riesce ad imprimere la giusta forza al piattone che si spegne tra i guantoni del numero uno del Portogallo. La Svezia ha più fiato e dimostra una lucidità migliore, anche e soprattutto dal dischetto. Guidetti si assume la responsabilità di calciare il primo penalty e fa bene, Paciencia pareggia i conti, Thelin risponde, poi Toze e Augustinsson vanno a segno, Esgaio sbaglia e Carlgren esulta col pallone tra le braccia, ma Khalil va con poca convinzione e si resta sul 3-3. Joao Mario fa il poker dal dischetto per la Svezia, poi Carlgren ipnotizza Carvalho e fa partire la festa. La Nazionale gialloblu succede alla Spagna, che aveva vinto l’Europeo di cinque anni fa in Israele. Il Portogallo perde, nonostante un percorso quasi netto, fatto di 12 vittorie, tre pareggi e, soprattutto, zero sconfitte. Fatali i rigori di Praga, costati l’eliminazione alla favorita della finalissima.
