Perquisita la casa del patron della Lazio e la sede della Figc. Ascoltato Tavecchio come persona informata sui fatti, ma non è inquisito
Claudio Lotito è indagato per tentata estorsione dalla Procura di Napoli. Una perquisizione da parte degli agenti della Digos è in corso nella sede della Federcalcio ed è già avvenuta nella casa del patron della Lazio. L’inchiesta è nata dalla registrazione di una telefonata consegnata agli inquirenti dal dg dell’Ischia Calcio, Pino Iodice e resa pubblica da Repubblica.it. Lotito avebbe fatto ottenere ad alcune società di Lega Pro dei contributi in cambio dell’appoggio alla elezione di Mario Macalli a presidente. “In relazione alle operazioni di indagine in corso svolte dalla procura di Napoli, questa mattina il presidente della Figc, Carlo Tavecchio è stato ascoltato in qualità di persona informata dei fatti ed ha assicurato la massima collaborazione da parte della Federazione“, ha comunicato la Figc. Tavecchio non risulta indagato. I presunti illeciti commessi da Lotito riguardano l’erogazione di finanziamenti a società calcistiche, allo scopo di acquisire una posizione di forza in Figc, Lega A e in quelle minori a vantaggio anche dei suoi club, Lazio e Salernitana. Il presidente della Lega Pro, Mario Macalli, ha ironizzato: “Stanno perquisendo il mio ufficio in Figc? Io non ho mai avuto nemmeno un gabinetto. Non so nulla, sono squalificato e non metto piede nei luoghi istituzionali. Faranno il loro dovere. Lotito indagato? Chiedetelo a lui non a me“. Sulla vicenda aveva aperto un’inchiesta anche la procura federale della Figc, mentre il numero uno della Lazio aveva denunciato alla Procura della Repubblica di Roma il dg dell’Ischia per calunnia e diffamazione. Lotito si è sempre dichiarato innocente, ora avrà altri capi d’accusa a cui rispondere, perché la Procura di Napoli sta scavando a fondo.
