Dopo meno di un anno sulla panchina degli Oranje, l’ex PSV ha dato le dimissioni da ct. Aveva esordito contro l’Italia lo scorso settembre, poi troppi passaggi a vuoto e un Europeo in bilico
E’ durata meno di un anno la seconda esperienza di Guus Hiddink sulla panchina della nazionale olandese: ieri l’ex allenatore del PSV Eindhoven ha rassegnato le dimissioni da commissario tecnico e la Federcalcio Oranje, che ha dato la notizia nella tarda serata, non ha ancora annunciato il nome del successore.
Hiddink aveva esordito per la seconda volta sulla panchina della nazionale del suo paese appena 9 mesi fa, il 4 settembre scorso, contro l’Italia di Conte, uscendo sconfitto 2-0 nell’amichevole del San Nicola. La ragione delle dimissioni è da ricercare nella lunga serie di risultati negativi ottenuti nelle partite di qualificazione agli Europei 2016, che ha fortemente messo in dubbio la presenza degli Oranje – terzi all’ultimo Mondiale – in Francia il prossimo anno: l’Olanda è terza nel gruppo A, a cinque punti dall’Islanda e a -3 dalla Repubblica Ceca. Al momento, sarebbe costretta a disputare i playoff. Toccherà al successore di Hiddink invertire la tendenza e tentare un piccolo miracolo.
