Il club etneo avrà anche 12 punti di penalizzazione; in Serie D Teramo e Savona
Il Tribunale nazionale della Federcalcio ha emesso le sue sentenze sugli ultimi casi di partite truccate che hanno coinvolto diverse squadre di Serie B, Lega Pro e Serie D. Retrocessione in Lega Pro e 12 punti di penalizzazione da scontare nella prossima stagione per il Catania. Le partite comprate dal presidente Pulvirenti al termine dello scorso campionato hanno messo nei guai il club siciliano che ora sarà costretto a ripartire dal terzo livello del calcio italiano. Retrocessione in serie D (ma senza punti di penalizzazione) per Teramo e Savona accusate dalla procura federale di aver truccato il risultato dell’ultima partita dello scorso campionato di Lega Pro vinta 0-2 dagli abbruzzesi che poi hanno guadagnato la promozione a fine stagione. 5 anni d’inibizione e un’ammenda di 300mila euro al patron del Catania Antonino Pulvirenti, 4 anni e un’ammenda di 50mila euro all’ex ad del Catania Pablo Cosentino e per il dirigente Piero Di Luzio 5 anni e ammenda di 150mila euro. Coinvolti altri club italiani: in Lega Pro alla Vigor Lamezia 5 punti e un’ammenda di 25mila euro, al Torres penalizzazione di 2 punti e 25mila euro di ammenda all’Aquila Calcio è stata invece comminata solo un’ammenda di 25mila euro. Tra Serie D ed Eccellenza spicca la condanna del Brindisi retrocesso nelle serie minori. Penalizzaione di 2 punti anche per Barletta Calcio, Neapolis, San Severo e Internapoli, 1 punto alla Puteolana.
