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Rossi fa visita all’Italia, Verratti regista con la Bulgaria: “Ma di Pirlo ce n’è uno”

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Copyright (c) 2021 FamVeld/Shutterstock

Il centrocampista del Psg: “Le responsabilità non mi spaventano, anzi ben vengano: sono pronto a dare tutto”

Senza Pirlo e De Rossi è chiamato a responsabilizzarsi, ma forse Marco Verratti non vedeva l’ora che arrivasse questo momento, perché non ha paura della maglia da titolare, anche se dalla blu del Psg passa all’azzurra dell’Italia. “In Nazionale – ha detto in conferenza stampa – ogni partita è un esame di maturità e non puoi permetterti di sbagliare. Non mi sento sotto pressione e le responsabilità non mi spaventano, anzi ben vengano: per un giocatore rappresentare la propria nazionale è il massimo e sono pronto a dare tutto“. Contro la Bulgaria sarà lui il regista a cui si affiderà Antonio Conte, ma guai a fare paragoni: “Io come Pirlo? Uno come lui è difficilmente sostituibile, ma sto capendo dal mister cosa vuole da me e cercherò di metterlo in pratica nella miglior maniera possibile. E’ normale che in Nazionale non parta titolare, quando hai davanti gente come Pirlo o De Rossi difficilmente potrebbe essere altrimenti. Dovrò sfruttare al massimo questa occasione, ma non dite che sarò io a prendere in mano le sorti dell’Italia. Se non sei Messi o Maradona la Nazionale non può essere di una persona sola. Io simbolo del cambio generazionale dell’Italia? Sarebbe bello“.

Verratti è l’unico giocatore della Nazionale a non aver mai collezionato neppure una presenza in Serie A, perché dalla B è passato in Ligue 1: “Ma questa cosa non mi pesa. Se così fosse significherebbe che non mi troverei bene a Parigi. È chiaro che ogni italiano vorrebbe giocare in Serie A, ma io sto facendo grandi esperienze e sto molto bene. Ho la possibilità di giocare con grandi campioni come Ibrahimovic e questo mi permette di migliorare in ogni aspetto del gioco, soprattutto sul piano mentale“. Il centrocampista sogna una sfida Psg-Juventus in Champions League: “Sarebbe davvero una bella cosa se si incontrassero in finale. La Juve contro il Dortmund ha dimostrato di essere una grande e può arrivare in fondo. Ha buone qualità e può essere una delle favorite. Anche a noi la vittoria di Londra contro il Chelsea ci ha dato grande fiducia perché non è facile per nessuno vincere lì. Ad ogni modo se non dovesse vincere il Psg preferisco che vinca una squadra italiana“. E ce n’è solo una ancora in corsa.

A Coverciano, intanto, si è rivisto Giuseppe Rossi per una visita di cortesia. L’attaccante della Fiorentina si è fermato a colloquio con lo staff atletico azzurro e si è anche sottoposto ad un test atletico, un esame che gli altri hanno sostenuto lunedì. “Tutto bene“, si è limitato a dire all’uscita del centro sportivo toscano. Il responsabile sanitario del club viola si è mostrato ottimista sul recupero del giocatore: “L’aumento dei carichi di Giuseppe deve essere centellinato e bisogna rispettare i tempi biologici di un ginocchio che ha così tanto sofferto. C’è bisogno ancora di pazienza, magari nelle prossime due settimane tornerà in gruppo“.