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Scandalo Fifa, Platini: “Sono disgustato, Blatter vattene!”

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Copyright (c) 2021 FamVeld/Shutterstock

“Gli ho detto che deve dimettersi, ma mi ha risposto che è troppo tardi. Faccio un appello a tutte le federazioni mondiali: votate il principe Alì Hussein. L’Europa lo farà”

Faccia a faccia tra presidenti questa mattina a Zurigo: Michel Platini e Sepp Blatter hanno avuto un incontro segreto in seguito allo scandalo che ha coinvolto sette rappresentati della Fifa. Il presidente dell’Uefa ha chiesto a Blatter di dimettersi e ritirare la propia candidatura per le elezioni in programma domani, ma ha ricevuto un netto rifiuto: “Sono disgustato – ha detto Platini poi in conferenza -. Quello che è successo ieri è veramente troppo, le persone non vogliono più questo presidente. Sono stato molto chiaro con Blatter: l’ho guardato negli occhi e gli ho detto che doveva dimettersi. Poi, ho avuto un’altra discussione faccia a faccia con lui, nella quale gli ho ribadito che deve dimettersi. Lui mi ha risposto che capisce, ma che adesso è troppo tardi. Io ho concluso sostenendo che, per la sua immagine, sarebbe stato meglio fare un passo indietro. So qual è la sua strategia: convincere i membri del Congresso di votare per lui, contando sulla democrazia, ma secondo me così perdiamo tutti. Non rimpiango di non essere candidato, perché non ho mai voluto combattere contro un amico come Sepp e mi piace quello che faccio all’Uefa. Il bilancio di Sepp Blatter è come altri: i suoi anni migliori sono stati all’inizio del suo mandato. Faccio un appello a tutte le federazioni mondiali: votate il principe Alì Hussein. L’Europa lo farà. Ci sono troppi interessi che hanno sconvolto il mondo del pallone, ma la Fifa non merita di essere trattata così, perché è la madre del calcio“. Ma il Mondiale non è in discussione: “C’è una linea rossa che non bisogna attraversare ed è quella che riguarda la Coppa del Mondo. Ciò che è già stato deciso rimane tale, non cambierà l’assegnazione già data per il 2018 e 2022, mentre nuove decisioni saranno prese a partire da quello che riguarda il 2026“.