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Serie A dopo 7 giornate e con in vista la Nazionale – Angelo Di Livio ci racconta una stagione a sorpresa

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Dopo un’altra giornata di campionato assolutamente imprevedibile, caratterizzata da molti gol e continui ribaltoni in classifica, e dopo un nuovo turno di coppe, ci avvicianiamo agli ultimi due incontri della fase a gironi della Nazionale. Nel frattempo è stata diffusa la lista dei 59 candidati al pallone d’oro, dalla quale risulta escluso il portiere azzurro e della Juve, Buffon. Ecco cosa pensa Angelo Di Livio del calcio Italiano (e internazionale) fino a questo punto…

Ancora una volta, in pochi giorni si sono giocate diverse partite importanti e l’aspettativa per le prossime è ancora molto alta. Come detto, il campionato ci riserva continue sorprese, prima su tutte la Fiorentina: nessuno, ad inizio stagione, poteva immaginare questa partenza per i viola. Giocano un bel calcio, segnano e soprattutto vincono, sei partite delle sette disputate. E anche in coppa fanno ben sperare. Credo che fino a qui possano essere considerati la vera sorpresa della stagione.

Per quanto riguarda i diretti inseguitori, gli uomini di Mancini ci avevano forse illuso. Sono partiti alla grande, poi hanno cominciato a cedere. Segnano pochi gol e ne incassano quasi altrettanti, si accontentano di vincere di misura e non sono incisivi. Possono ancora fare bene, Mancini è un tecnico di grande esperienza e credo molto nel suo lavoro. Ma i neroazzurri devono cambiare testa, impegnarsi a fondo e dare il massimo. Siamo solo all’inizio della stagione e non hanno altro cui pensare…

Anche per i giallorossi il problema sembra essere la mentalità. Quando sono concentrati e determinati, dimostrano di essere una grande squadra, con del potenziale e capaci di pareggiare anche con il Barcellona. Ma quando sottovalutano l’avversario, iniziano i guai. Come nella partita contro il Bate in Champions: hanno giocato un primo tempo quasi imbarazzante, prendendo tre gol in modo ingenuo da un avversario mediocre. Poi si sono svegliati e sono partiti alla carica, ma non è bastato. È una squadra che deve sempre sentire la pressione, solo in quelle condizioni riesce a dare il massimo. Nè il campionato nè il passaggio del turno sono compromessi, ma basta cali di tensione.

Dall’altra parte, il Napoli ha cambiato passo, ha tirato fuori la grinta necessaria e passo passo sta risalendo la classifica. Sarri sembra aver capito molto in fretta che era necessario cambiare modulo e sta cominciando a raccogliere frutti; sia in campionato che in Europa League. E quest’ultima è una competizione importante, una vetrina di tutto rispetto, forse troppo spesso sottovalutata.

È bello vedere tre squadre italiane che giocano un bel calcio, vincono e fanno ben sperare per la fase finale. Anche la Lazio, delle tre forse quella che deve ancora dare il meglio di sè in coppa, in campionato sembra dimostrare di essere una squadra solida, capace di giocarsi la testa della classifica.

Anche in zona retrocessione tutti i giochi sono aperti. Dopo le prime tre giornate sembrava che Carpi e Frosinone non avessero chances, ma ora hanno dimostrato di poter fare bene, di poter vincere e lottare per la salvezza. Questo ovviamente complica le cose per squadre come Bologna, Genoa, Empoli

Capitolo a parte, la Juve di Allegri: in Champions ha giocato una partita molto intelligente, si è aggiudicata altri tre punti che le permetteranno anche di gestire con esperienza e maggiore tranquillità il passaggio del turno. In campionato invece, tutta un’altra storia. Alti e bassi continui, non trovano un modulo convincente e le motivazioni necessarie. Ma certo la dodicesima posizione in classifica non si addice ai campioni d’Italia in carica. Non con la rosa di giocatori a disposizione… e a tal proposito: trovo offensivo, per Buffon ma non solo, la sua esclusione dalla lista dei candidati al Pallone d’oro. È pur sempre il vice campione d’Europa e in tutti questi anni ha sempre dimostrato di essere al massimo. Una “svista” incredibile. Molto più giustificabile l’esclusione di Higuain, che pur essendo un vero campione l’anno scorso ha avuto diversi alti e bassi e forse non ha dimostrato tutto il potenziale. Secondo me, in ottica assegnazione del premio, oltre ai soliti favoriti potrebbe dire la sua anche Neymar

Ultima battuta sulla Nazionale, che scenderà in campo nei prossimi giorni contro Azerbaijan prima e Norvegia poi. Gli uomini di Conte non dovranno fare calcoli ma scendere in campo con un solo obiettivo molto ben chiaro: vincere! Non c’è posto per cali di concentrazione o partite sbagliate. Sono le ultime due della fase a gironi e bisogna dare il massimo. Ma questa è anche la mentalità di Conte…