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Tavecchio offre il rinnovo a Conte, ma dopo Euro2016 sarà divorzio

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Copyright (c) 2021 FamVeld/Shutterstock

Il presidente della Figc vorrebbe allungare il contratto fino al 2018, il ct azzurro pensa al ritorno in un club: Roma in pole, c’è anche il Milan

Tavecchio sta provando a convincere Conte di restare sulla panchina azzurra anche dopo l’Europeo di Francia 2016. Il presidente della Figc ha offerto al ct il prolungamento del contratto fino al 2018, così da chiudere il quadriennio mondiale, ma ad oggi l’accordo sembra impossibile e all’orizzonte c’è piuttosto un divorzio annunciato. E’ dal maggio scorso che il tema del futuro della Nazionale sta impegnando i vertici federali. L’ex tecnico della Juve è legato all’Italia da un contratto pesante dal punto di vista economico, la Puma che ha aiutato la Federazione a pagargli lo stipendio non avrebbe problemi a continuare a farlo. Ma Conte non sembra intenzionato a rimanere ct ancora a lungo. Dietro ci sarebbe la voglia di ritornare ad allenare un club, con Roma e Milan in prima fila per aggiudicarsi l’allenatore campione d’Italia con i bianconeri. La permanenza a Coverciano, poi, non è stata semplice, soprattutto per i rapporti con i club, con forfait più o meno imposti (quello di Insigne è stato il 24° in 15 mesi), ma anche per la questione dello stage azzurro e per i pochi italiani effettivamente utilizzati in Serie A. “Noi – ha dichiarato Tavecchio a margine dei premi assegnati dal gruppo giornalisti sportivi della Lombardia, al Casinò di Campione d’Italia – siamo disponibili a prolungare per altri due anni. Ovviamente dipende dalla volontà di Conte e dalle condizioni che si creeranno durante l’Europeo. Competizione, quest’ultima, che speriamo di vincere“. Difficile che il matrimonio continui e, secondo Il Messaggero, che dà per certa la voglia dell’allenatore salentino di salutare la Nazionale dopo Euro 2016, la Roma sarebbe la prima scelta per il post-Italia. Ma la panchina giallorossa sarebbe sua ad una condizione, ovvero che Garcia non vinca lo scudetto nemmeno quest’anno. Sabatini sarebbe allora disposto a cambiare guida tecnica e Conte sarebbe l’uomo giusto per la missione che non riesce da 14 anni.