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Verso la finalissima, Zidane: “La pressione mi piace”. Simeone: “Facciamo male al Real”

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Credits: Rarraorro/Shutterstock

Il tecnico dei Blancos: “Perdere non sarebbe un fallimento”. Risponde l’allenatore dei Colchoneros: “Non sento il peso di poter regalare la prima Champions della sua storia a questa squadra”

Scocca l’ora della finalissima di Champions League, Real contro Atletico, Zidane contro Simeone. Sono anche loro i protagonisti di questo scontro finale e alla vigilia hanno raccontato ognuno a modo suo l’avvicinamento alla supersfida. Il tecnico dei Blancos ha dichiarato: “Le sensazioni sono diverse rispetto a quando giocavo, ma la pressione è la stessa e mi piace. Siamo pronti ad onorare questa sfida e faremo di tutto per vincere. Loro meritano di essere in finale come noi. E’ dura giocarci contro, ma siamo pronti a fare una grande partita. L’Atletico è un gruppo, tutto quello che fa lo fa come squadra. Siamo concentrati e pronti per questa finale. Quello che vogliono i giocatori è che la gara abbia inizio“. Tema caldo sono le condizioni di Cristiano Ronaldo: “Sta bene, è al 100%. Ha un po’ di fastidio, ma starà bene“. Per Zidane un’eventuale sconfitta in finale non sarebbe una tragedia: “Non credo che sarebbe un fallimento. Nessuno può toglierci quello che abbiamo fatto finora. Parlare di fallimento sarebbe un errore. Tutto quello che posso dire è che siamo pronti“.

Diego Simeone non ha paura: “Mi aspetto una partita sicuramente intensa ed equilibrata. Se il Real Madrid sarà in giornata è probabile che loro mantengano il possesso del pallone, visto che hanno tanta qualità in campo. Poi, la presenza di Casemiro in mezzo al campo ha aggiunto anche qualcosa di più a livello di squadra e alla fase di recupero. Come abbiamo fatto a tornare in finale di Champions? Dopo quella finale persa contro il Real siamo tornati ad allenarci con la stessa intensità di prima. La forza dell’Atletico Madrid è proprio questa, sapersi rinnovare sempre, sia a livello tecnico che a livello di mentalità. Noi siamo molto più squadra nei movimenti senza palla, è il nostro punto di forza. Non sento il peso di poter regalare a questa squadra la prima Champions League della sua storia. Anzi, mi affascina giocare con 113 anni di storia alle mie spalle. Siamo nuovamente in finale ed è un privilegio, in pochi sono più forti di noi“.

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