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Fiorentina e Napoli fuori dall’Europa League, a Varsavia vanno Dnipro e Siviglia

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Copyright (c) 2021 FamVeld/Shutterstock

L’Italia piange: azzurri eliminati clamorosamente dagli ucraini, che in finale non c’erano mai arrivati nella loro storia. La squadra di Montella perde in totale 5-0 e fa fare il bis agli spagnoli

Notte di sogni spezzati per il calcio italiano, che dopo aver festeggiato la Juventus sorprendentemente in finale di Champions League, deve fare i conti con le eliminazioni di Napoli e Fiorentina in Europa League. La finale di Varsavia sarà tra Dnipro e Siviglia, con gli ucraini che tagliano un traguardo storico (non si erano mai spinti oltre i quarti) e si ritrovano davanti gli spagnoli detentori del trofeo. Una cenerentola contro i campioni in carica, una sfida non pronosticabile. Per il Napoli, infatti, sulla carta doveva essere una gara a portata quella con il Dnipro, che invece si è imposto 1-0 in casa e tanto basta dopo l’1-1 del San Paolo. Passaggio del turno meritato, gli ucraini dimostrano di sapersi difendere con ordine e ingabbiano tatticamente i partenopei, che ci provano 17 volte a tirare, ma non trovano mai il gol. Bravo anche il portiere Boyko, che a più riprese si rende decisivo e rinnova, vincendo, il duello con Higuain, come all’andata. Il Pipita è più spento del solito, il campo si allaga col passare dei minuti e l’aumentare della pioggia, rendendo le cose ancor più complicate. A decidere il match è la rete di Seleznyov ad inizio ripresa, un colpo di testa fortunoso che vale l’1-0. Non mancano le proteste (giuste) del Napoli, che avrebbe voluto un fallo in attacco della punta ucraina su Britos. Proteste che riportano a galla i malumori dell’andata. Nel secondo tempo entra Mertens (al posto di Insigne) e diventa il migliore dei suoi per distacco, ma nel pantano non riesce a cambiare il risultato. Nel finale, il Napoli si scopre in cerca del pari disperato e solo la traversa nega il raddoppio a Matheus.

Alla Fiorentina serviva un’impresa dopo il secco 3-0 dell’andata, ma le residue speranze di qualificazione dei viola si spengono presto, dopo appena 22 minuti, quando il Siviglia sfrutta un’amnesia difensiva della squadra di Montella per portarsi vantaggio: rete di Bacca. Cinque minuti dopo raddoppia Carriço. Il tecnico di Pomigliano d’Arco lascia Gomez in panchina e punta su Ilicic, che sembrava in stato di grazia e invece affonda con tutta la barca nella serataccia dei viola. Lo sloveno sbaglia anche un rigore, spedendo alto il pallone che poteva almeno evitare di conservare lo 0 ai gol fatti nei 180 minuti. E’ il sesto penalty fallito in stagione, per una media dal dischetto del 15% circa: bassissima. Non bastasse la poca precisione dei padroni di casa, ci si è messo pure il portiere spagnolo a fare miracoli, come sul colpo di testa ravvicinato di Gonzalo Rodriguez nel primo tempo. Nella ripresa ribatte un tiro insidioso di Salah e la ribattuta a rete di Ilicic. Un pizzico di sfortuna e il Franchi va giù con i fischi.

Le quote della finalissima: