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Italia, Quagliarella al ritorno in azzurro: “Conte mi ha voluto premiare”

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“Sono qui perché sto giocando bene e con continuità”. Insigne da Coverciano: “Presto per parlare di scudetto, ma il Napoli lotterà fino alla fine

Dopo Antonio Conte, a Coverciano è il turno di Fabio Quagliarella, di ritorno in azzurro per le ultime due partite di qualificazione ad Euro 2016 contro Azerbaijan e Norvegia. “E’ sempre un onore – ha detto l’attaccante del Torino – essere convocato, ho accettato con entusiasmo, sapendo benissimo quello che vuole il mister avendomi allenato per tre anni. Sono qui perchè sto giocando bene e perchè ho dato una certa continuità di prestazioni in campo. Credo che avendo fatto bene in queste prime sette giornate Conte mi abbia voluto premiare; l’allenatore è sempre lo stesso, quando c’è da lavorare non guarda in faccia nessuno. Alla Juve ha fatto bene, vuole fare altrettanto ma avendo meno tempo a disposizione. Anche l’anno scorso ero stato contattato, ma a causa di qualche infortunio non avevo potuto rispondere alla chiamata. Penso di essere un giocatore che riesce ad avere continuità di prestazioni, che dà tutto in campo. E penso che questa cosa non passi inosservata“. In Nazionale la concorrenza nel suo reparto è molta: “Sarebbe strano il contrario. Sono tra i più esperti e so quello che vuole Conte, motivo per il quale sono a completa disposizione. Io credo che qui dentro ci sia un mix di tutto: Pellè e Zaza come prime punte, degli esterni come Insigne ed El Shaarawy, Candreva ed Eder che possono ricoprire qualsiasi ruolo“.

Il preferito di Quagliarella è il napoletano Insigne: “Ero, sono e sarò sempre tifoso del Napoli, sono contento quando vince. E’ in camera con me, gli ho detto di crederci sino alla fine per lo scudetto. Lorenzo è tranquillo, sta gestendo bene questo periodo positivo per lui. Non si deve scomodare Maradona, gli si mette troppa pressione addosso. Sarebbe bello alla fine di questa stagione festeggiare lo scudetto al Napoli ed il Torino in Champions“. Proprio Insigne ha preso parola a Coverciano: “Sono molto contento, però considero questo momento come un punto di partenza. Non ho fatto ancora nulla. Posizione in campo? Che sia da trequartista o da esterno, l’importante è dare il 100% per la squadra. Nel 4-3-3 mi trovo bene, lo facevo già con Zeman. Ma l’importante è giocare e dare il massimo. E’ presto per parlare di scudetto, sono passate solo 7 partite. Andiamoci cauti. Però noi ci proveremo fino alla fine“. Sui giovani in Nazionale: “E’ una cosa positiva, ce ne sono parecchi che si stanno mettendo in mostra in campionato. Jorginho è un mio amico, ma non faccio io le convocazioni. In ogni caso, spero che possa essere chiamato presto anche lui“.

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