Il serbo era sbarcato in mattinata a Firenze per firmare, poi il dietrofront e Pradè all’attacco: “Noi non preghiamo nessuno per venire qui”
Sergej Milinkovic-Savic sembrava aver scelto la Fiorentina. Il mediano serbo cercato anche dalla Lazio era arrivato questa mattina a Firenze e si era recato nella sede del club viola per porre la firma sul contratto, dopo che il suo club, il Genk, aveva accettato l’offerta avanzata dal D.g. Rogg giovedì scorso di circa 10 milioni di euro complessivi (6 più bonus), più il 50% dell’eventuale vendita futura del giocatore. Ma proprio quando la fumata bianca sembrava vicina, il diesse Pradè ha spiazzato tutti: “Noi non possiamo e non dobbiamo pregare nessuno per venire alla Fiorentina. Gli accordi sono stati trovati, ma il calciatore ancora vuole prendere tempo. Non possiamo accettare questo. Se il calciatore ha altre squadre dietro che vada per la sua strada. Siamo stanchi, finisce qui. Le nostre strade si dividono. Abbiamo fatto tutto quello che si poteva fare. Ha parlato anche con il mister più volte, ma se non è convinto è meglio che prenda altre strade. La Lazio è un altro club che segue il calciatore, ma non c’è stato disturbo; le motivazioni le deve avere il calciatore, stiamo parlando sempre di un ragazzo di vent’anni. Alternative? il mercato è ancora lungo“.
Ieri era spuntato su Facebook un post a sorpresa di Milinkovic, in cui annunciava il passaggio alla Lazio, ma era solo un fake: “Non ho alcun account Facebook – ha assicurato ai microfoni di ‘Lazio Press’ – quindi non ho mai potuto scrivere di voler andare alla Lazio“. Eppure i biancocelesti avevano trovato l’intesa con il centrocampista e speravano di affondare il colpo. Intanto, è spuntata anche una causa legale relativa al trasferimento del serbo dalla sua ex squadra, il Vojvodina, al Genk. Un procedimento che potrebbe finire davanti al Tas di Losanna. A questo punto non interessa più ai viola, stanchi del tentennare del giocatore.
