La nostra nazionale maschile di pallanuoto è attesa dai campioni del mondo della Serbia nella semifinale dei Giochi Olimpici. Servirà una prestazione superlativa dei ragazzi allenati da Sandro Campagna per centrare la finale

Se le lacrime di pura gioia del Setterosa hanno chiuso la brillante prestazione che ci ha aperto le porte della finale, oggi l’Italia appassionata di sport punta gli occhi sulla compagine maschile. La nostra è l’unica nazione che ha visto arrivare in semifinale entrambe le squadre di pallanuoto e la speranza di tutti è che gli uomini possano calcare le stesse orme delle colleghe. Ma alle 21.30 italiane di fronte ai ragazzi di Sandro Campagna si schiereranno i campioni del mondo e d’Europa della Serbia, che sono riusciti ad estromettere la Spagna con il risultato di 10-7. Una sfida che appare quanto mai complicata vista la caratura dei nostri avversari e per la quale servirà un’altra grande prestazione dei nostri azzurri. Contro la Grecia, battuta con un achiaro 9-5, tutta la squadra ha messo in piedi la migliore gara di tutti i Giochi Olimpici. E’ risaltata particolarmente agli occhi la superlativa difesa del 37enne portiere Stefano Tempesti che, dopo un’operazione alla retina che stava per compromettere la sua partecipazione, ha dato il massimo per mantenere vive le speranze di qualificazione. Forse la più importante rivincita sugli ellenici, dopo 5 anni di continue sconfitte. E si ritrova come sola esponente a contrastare un predominio balconico che sembra ormai ineluttabile: oltre ai serbi, nell’altra semifinale si contenderanno un posto per tentare di conquistare la medaglia d’oro la Croazia ed il Montenegro (vincitrici su Brasile ed Ungheria).

Servirà un Settebello super, anche se i pronostici non sembrano andare a nostro favore. La Serbia viene infatti vista come super favorita a quota 1.40 contro la vittoria degli azzurri offerta a 4.20; un eventuale pareggio viene indicato a 7.25. L’altro incontro che si gioca alle 17.20 appare più equilibrato sulla carta, con una leggera propensione a favore della Croazia (quota a 1.90).